Oria, conflitto in An all'attenzione della Poli
(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 14.10.2007)«Qualche settimana fa ti pregai di ricevere una delegazione della classe dirigente di An di Oria per favorire, in virtù del tuo ruolo e della tua autorevolezza, il superamento di una fase di grave crisi del centrodestra oritano che guida l'Ente locale, crisi determinata da una gestione poco collegiale, e ancor meno trasparente, sia da parte del vertice del medesimo Ente, che da parte di chi, vestendo i panni del puparo , dall'esterno delle istituzioni, ritiene di poter impunemente condizionare la città».
Comincia così la lettera del sen. Eupreprio Curto, indirizzata all'on. Adriana Poli Bortone, coordinatrice regionale di An. «Esercitai con grande senso di responsabilità - prosegue -, e non facendomi condizionare nè dai sentimenti ne dai risentimenti, tutte le azioni politiche possibili, al fine di evitare una fine anticipata e traumatica della Legislatura. Pertanto, sulla scorta delle intese raggiunte col sindaco, ad An sarebbe toccato il secondo assessore , così come da intese pre-elettorali, regolarmente sancite, e altrettanto regolarmente disattese». Da quanto dice Curto, la dirigenza locale, «seguendo procedure rigorosissime, improntate alla collegialità e al coinvolgimento degli organismi di partito», ha indicato come assessore il dirigente Davide Conte. Ma il sindaco «ha chiamato a far parte dell'esecutivo un altro dirigente di An, il dott. Michele D'Addario interferendo, in tal modo, gravemente - scrive - sulle decisioni autonome di An. Personalmente ho sempre molto stimato il dottor D'Addario, e non ho motivo per cambiare opinione, anche se credo che sarebbe stato opportuno e delicato da parte sua mettere tempestivamente al corrente il partito, a livello locale e provinciale, dell'avvenuta nomina».La conclusione del presidente provinciale di An è più dura: «Quanto accaduto costituisce un sicuro "vulnus politico" per An, del quale non potrò che trarre, presto o tardi che sia, le più opportune valutazioni. Non solo, ovviamente, riguardo una scelta sindacale che facendosi ipocritamente scudo delle prerogative assegnate dalle norme vigenti ai sindaci, di fatto costituisce un mero esercizio di arroganza e supponenza. Ma soprattutto nei confronti di chi, all'interno di An, da tempo costituisce una sorta di quinta colonna dell'Udc oritana, o, meglio, di un sistema di potere della cui ampiezza di respiro il tempo sarà buon testimone». E conclude; «A questi...., che si celano sotto le mentite spoglie di duri e puri, non consentirò di portare a compimento il proprio devastante progetto politico, intriso di beceri interessi personali».
lunedì 15 ottobre 2007
Il Sen Curto scrive al Coordinatore regionale di AN
Pubblicato da Egidio Conte alle 15.10.07