Maggioranza di centrodestra spaccata sul bilancio al Comune di Oria.
«Per quanto mi riguarda questi consiglieri non fanno parte della mia maggioranza, perché non hanno voluto dare il supporto per il bilancio»: sono state queste le parole pronunciate dal primo cittadino Cosimo Ferretti (Pdl) nei confronti di 5 consiglieri di maggioranza, dopo la votazione dello strumento contabile.«Affermazioni gratuite ma pesanti» affermano i consiglieri comunali del Pdl a cui il sindaco ha rivolto quella frase: Egidio Conte, Antonio Metrangolo, Cosimo Pomarico, Mauro Marinò e Antonio Fullone.«Il Sindaco o chi per lui - scrivono in una nota i 5 “dissidenti” - certamente sa che il bilancio di previsione è la logica conclusione di un percorso politico-amministrativo e programmatico, discusso e condiviso almeno dai più ma è anche, e soprattutto, rispetto degli impegni assunti in modo leale e trasparente tra le parti ed ancora più se assunti tra autorevoli rappresentanti dei partiti».Poi però il manipolo di «ribelli» entra più dettagliatamente nel merito delle motivazioni che sono alla base del dissenso e spiega:«Non sono né posizioni personali ed ancora meno di “principio”, se è vero ,come è vero, che fino ad allora quasi tutti questi consiglieri hanno sempre votato tutti gli atti importanti della Giunta comunale, più per rispetto del ruolo che ricoprono che per quanto loro mostrato dall’Amministrazione o dai partiti di appartenenza».Insomma toni da guerra intestina, più che da fibrillazioni: «Bisogna precisare - fanno sapere i 5 consigliere del Pdl che si sono espressi contro il documento contabile dell’Amministrazione - che il voto contrario è da addebitare soprattutto ad un atto contabile stilato con superficialità, incapacità o arroganza da qualcuno: basta guardare quanto segnalato dai revisori dei conti nel verbale del 29-02-08 in cui si evidenzia, tra l’altro, l’adozione da parte della Giunta di atti non di propria competenza».E non manca l’elenco degli esempi addotti dai 5 «rinnegati» per suffragare la loro tesi e la loro presa di posizione: «È bene ricordare che non è stata prevista nell’atto contabile una spesa certa e consolidata come i 77.000 euro riconosciuti nel dicembre 2007 con atto stragiudiziale al Consorzio D’Asta (l’impresa che cura la raccolta dei rifiuti urbani in città) e da pagare con propri impegni nel giugno 2008 e 2009. Così come manca pure - continuano i 5 consiglieri - un capitolo per il contenzioso ed un piano di rientro di 1 milione e 400.000 euro per le spese già effettuate e da pagare in questo anno, che porterà inevitabilmente ad un aumento di tasse per il 2009». E ancora: « È stato disatteso il programma reale sugli investimenti concordato con le forze di maggioranza, sostituito da un libro dei sogni di 2 milioni e 900.000 euro di mutui che l’Ente non può impegnare. Un bilancio improntato sull’apparire, che privilegia ciò che serve a fare consenso elettorale, trascurando i problemi dello sviluppo, della crescita economica e dell’occupazione. Manca dall’agenda politica un piano di sviluppo del centro storico, nessun intervento che sostenga un progetto turistico-culturale di ampio respiro, niente che ipotizzi la ripresa del piano regolatore: non si parla del poliambulatorio, ma solo di spese mirate per qualche assessorato. Si è ignorata l’unanime volontà di una commissione consiliare ed il consequenziale emendamento atto a ridurre alcune spese per le fasce più deboli, solo perché fatto da uno di questi consiglieri».Da qui le dure considerazioni dei 5 consiglieri: «Avremmo voluto e vorremmo che questa maggioranza non sopravvivesse solo e sempre sul ricatto dell’undicesimo anche per le difficoltà numeriche a cui andrà incontro a breve ma su un consenso numerico più ampio, basato su principi di lealtà e trasparenza e di programmi certi per il futuro. Tutto si è consumato più per impegni “personali” presi nei partiti che per decisioni collegiali, dal momento che già giorni addietro il sindaco preannunciava il voto favorevole di 11 consiglieri». E da u1timo una considerazione che suona quasi come un ultimatum: «Se così stanno le cose, caro Sindaco, è necessario che ognuno si faccia un serio esame di coscienza, perché non crediamo che quella che definisce la “sua” maggioranza ad Oria potrà avere, con questi presupposti, un futuro sereno».
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in riferimento all'articolo di stampa della Gazzetta del Mezzogiono si precisa che al PdL, fino ad oggi, fanno parte solo i 5 consiglieri in oggetto.
mercoledì 11 giugno 2008
Maggioranza spaccata sul bilancio
Pubblicato da Egidio Conte alle 11.6.08